Flappy Bird è online su Facebook

Flappy Bird è senza dubbio il gioco che negli ultimi tempi ha suscitato maggiore curiosità e indiscrezioni. Le voci si sono rincorse frenetiche quando il suo programmatore, un giovane vietnamita di ventisei anni, Nguyen Dong, ha deciso di rimuoverlo sia dall’Apple Store che da Google Play, seppure il gioco abbia raggiunto la ragguardevole cifra di cinquanta milioni di download.

Flappy Bird.

Una decisione comunicata ai fan tramite un tweet l’8 febbraio scorso che ha anticipato di un giorno l’effettiva cancellazione del popolarissimo gioco dagli store. La scelta risulta ancora più “stramba” se si pensa che tale app fruttava al giovane programmatore un introito giornaliero di circa 50.000 dollari. Una cifra che avrebbe fatto la felicità di qualsiasi sviluppatore.

Non è un caso che l’app ha generato una marea di imitatori. Un mare di app con temi e personaggi simili a quelli di Flappy Bird nate col solo intento di confondere l’utente e provare a strappare quanti più download possibili sfruttando il momento di boom.

Sono in molti a chiedersi il motivo del successo di Flappy Bird. A ben guardare si tratta di un giochino assolutamente semplice. Un platform in pieno stile Mario Bros di cui ricalca evidentemente le ambientazioni. Nessun elemento di novità o trovata geniale. Eppure la difficoltà nell’accumulare punti e il gameplay assolutamente fluido e naturale del gioco hanno saputo catturare l’attenzione di milioni di persone nel mondo decretando il suo successo planetario.

Dopo l’annuncio della rimozione del gioco dalle piattaforme di distribuzione si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo. Orde di giornalisti si sono dirette nei paraggi della casa di Nguyen Dong per potergli strappare un commento e soprattutto per immortalare il viso del giovane capace di suscitare così tanto clamore.

Le motivazioni alla base della sua scelta sono venute a galla solo recentemente grazie ad un’intervista rilasciata ad un noto magazine statunitense. Il giovane sviluppatore è stato indotto a prendere la sua famigerata decisione dopo essersi reso conto che il gioco stava condizionando la vita di migliaia di persone nel mondo.Semplicemente ha sentito sulle spalle la responsabilità per aver dato vita ad una creatura digitale capace di attirare l’attenzione di un numero enorme di persone che hanno dato vita alle reazioni più disparate e violente per non essere riusciti a superare i livelli della sua diabolica creatura.

Nonostante ciò, la comunità di fan di Flappy Bird, ha richiesto a gran voce il ritorno del malefico uccellaccio negli store. Richiesta alla quale Nguyen Dong sembra voglia dare seguito ritornando sui suoi passi. A testimonianza di ciò, Flappy Bird ha fatto il suo ritorno sul social network per antonomasia: Facebook. Anche in questo caso il successo non è tardato a venire. In pochi giorni Flappy Bird è schizzato ai vertici delle classifiche di Facebook tra le app più diffuse. Basti pensare che gli utenti del gioco hanno già raggiunto la ragguardevole soglia di 500.000 e c’è da scommettere che la corsa del buffo uccellaccio sia solo all’inizio, pronta a replicare lo straordinario successo di questi mesi.

> La storia di Flappy Bird
> Flappy Bird su Facebook
> Flappy Bird è anche Online

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